“Ammazzane uno per farne scappare cento”

10 Febbraio, Il giorno del ricordo. I massacri delle foibe e la pulizia etnica perpetrata ai danni degli Italiani sono tra le pagine più buie nella nostra storia che non dobbiamo mai smettere di mettere in risalto, in quanto la memoria di coloro che sono stati torturati, violentati, seviziati e uccisi deve rimanere impressa nei nostri cuori e nelle nostre menti. Per ricordare che, nonostante il riconoscimento, di una giornata per commemorare i crimini delle foibe e le 350.000 vittime dell’esodo Giuliano Dalmata, ancora oggi interi popoli vengono oppressi e perseguitati per una religione ad esempio, come gli Uiguri in Cina, o i Cristiani in Somalia, Nigeria, e molti altri paesi. Quella metodologia assassina  dell’ “ammazzarne uno per farne scappare cento” continua a ripetersi. Nel caso delle foibe, un genocidio e un’eliminazione di qualsiasi possibile ostacolo alla dittatura comunista che si voleva istituire, senza risparmiare donne e bambini, che vengono rinvenuti oggigiorno dagli speleologi in fosse comuni non del tutto esplorate, come kočevski rog, “la foiba dei ragazzi” dove  l’età media dei corpi rinvenuti era di 20 anni. Un peso morale non indifferente, che ci ricorda quanto può essere spietato l’essere umano, quando guidato dall’odio.

[Gianluca Nucera]