Il 4 Febbraio, Giornata mondiale contro il cancro, vengono ricordati tutti i malati oncologici. Chi ce l’ha fatta a sconfiggere il male e chi ha perso la sua personalissima battaglia. E’ un giorno dedicato alla riflessione sul mostro del secolo e su quello che è stato fatto dalla ricerca medica per contrastarlo e sconfiggerlo per sempre. Sicuramente tanti sono stati i risultati ottenuti e molto ancora dovrà essere fatto. Per tutti noi deve esistere un solo imperativo categorico: AIUTARE LA RICERCA con le nostre piccole o grandi donazioni; ACCOMPAGNARE I MALATI NELLA LORO BATTAGLIA con il nostro amore e la nostra vicinanza; SUPPORTARE E RINGRAZIARE I MEDICI, CHE QUOTIDIANAMENTE AIUTANO I NOSTRI CARI A RUBARE TEMPO PREZIOSO AL MALE, con un sorriso e un sommesso grazie; RICHIEDERE L’APERTURA DI CENTRI PER LE CURE PALLIATIVE, ultima fermata terrena di tutti coloro che non hanno più la speranza di vivere.
L’’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha stimato che il cancro è una delle principali cause di morte nel mondo, mettendo in evidenza che nel 2018 sono stati registrati 18 milioni di casi. Secondo l’AIOM (Associazione Italiana Oncologi Medici) il fumo di tabacco è la principale causa di tumore.In Italia annualmente vengono registrati circa 65.000 casi di decessi, di cui 43.000 a causa del fumo, compreso quello passivo. Uno dei tumori più frequenti nelle donne è il tumore al seno, soprattutto se non è diagnosticato precocemente. Stando alle statistiche dell’AIOM, esso costituisce circa il 30% di tutti i tumori nelle donne e circa il 14,6% è curato in Italia. La prima campagna contro il tumore al seno nasce circa 30 anni fa, ideata da Evelyn Lauder e designata con il nome AIRC il cui simbolo è il nastro rosa.
In base alle statistiche mangiare sano, mantenere un equo peso corporeo, fare attività fisica e ridurre il consumo di bevande zuccherate e alcoliche ne ridurrebbe il rischio del 30%.
Marco Cuzzocrea, 4A