Monitoraggio civico: La raccolta differenziata dei rifiuti a Reggio Calabria – Progetto “Ascuoladiopencoesione” Trash Team

Noi del Trash Team abbiamo svolto alcune ricerche che riguardano il ciclo di smaltimento dei rifiuti. Quando parliamo di gestione del ciclo dei rifiuti intendiamo l’insieme delle azioni volte a gestire l’intero processo di smaltimento degli stessi, dalla loro produzione fino alla loro sorte finale. Le varie fasi si articolano in raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento. L’obiettivo della gestione è quello di annullare o almeno contenere gli impatti ambientali e sanitari, riducendo anche la produzione dei rifiuti e recuperando il più possibile risorse da essi.
L’obiettivo del nostro Team è stato quello di analizzare, verificare e raccogliere dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti a Reggio Calabria, finanziata dall’ Unione Europea, dalla Regione Calabria e dal Fondo di Rotazione: l’Unione Europea per il 65%, il Fondo di Rotazione per il 22% mentre la Regione per il 13%.
La raccolta di rifiuti è una nota dolente dell’amministrazione della nostra città che, dopo varie promesse purtroppo non mantenute, ha generato uno scenario ormai intollerabile per tutti i cittadini. La situazione di degrado e i cumuli di rifiuti che riempiono la nostra città peggiorano di giorno in giorno. In base ai dati raccolti dal Trash Team, tra l’anno 2009 e il 2019, a Reggio Calabria c’è stato un’importante incremento della raccolta differenziata nel 2018, precisamente il 43,76% rispetto all’anno 2013 (8,29%).
Dagli stessi dati si evince, inoltre, che i materiali presenti in quantità maggiore sono la plastica e l’umido. Basandoci sui dati del 2019 forniti dall’ARPACAL, nella città di Reggio Calabria sono presenti circa 5000 tonnellate di plastica e circa 8500 tonnellate di rifiuti organici. Non mancano, comunque, altre tipologie di rifiuti:  5540,390 tonnellate di carta e cartone e poco più di 4 tonnellate di
vetro. C’è da fare, infine, una precisazione su plastica e vetro: la maggior parte dei rifiuti è composta da imballaggi fatti di questi materiali e i prodotti in vetro e plastica corrispondono solamente a 216,07 grammi.
Abbiamo, inoltre, fatto un raffronto con i dati a livello nazionale e regionale. Questo è l’andamento in percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti a livello nazionale negli anni compresi tra il 2009 e il 2019.
Il dato di partenza, relativo al 2009, ci rivela che la raccolta differenziata in Italia è pari al 30,30%. Sono migliorati in modo particolare i comuni che hanno messo in atto gli interventi di tutela ambientale.
Nel 2010 la raccolta dei rifiuti urbani risulta pari a 609,5 kg per abitante, in aumento dello 0,9% rispetto al 2009. La quota percentuale della raccolta differenziata è pari a 31,7%, in aumento di 1,4 punti percentuali sull’anno precedente.
Nel 2011 la raccolta dei rifiuti aumenta del 33,40%. L’aumento riguarda maggiormente i capoluoghi del Nord. Più di 100 comuni in tutta Italia hanno migliorato la loro raccolta.
Nel 2012, la raccolta dei rifiuti diminuisce del 3,9%. In 99 capoluoghi è attivo un servizio di “raccolta porta a porta”.
Nel 2013 in Italia sono stati prodotti circa 29,6 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e rispetto all’anno precedente si registra una diminuzione di quasi 400 mila tonnellate (-1,3%)
Nel 2014 la produzione nazionale dei rifiuti urbani si attesta a 29,7 milioni di tonnellate con un aumento dello 0,3% rispetto al 2013.
Nel 2015, la percentuale di raccolta differenziata si attesta al 47,5% della produzione nazionale, fcendo rilevare una crescita di 2,3 punti rispetto al 2014 (45,2%). In valore assoluto la raccolta differenziata supera i 14 milioni di tonnellate, con una crescita di 619 mila tonnellate rispetto al 2014 (+4,6%).
Nel 2016, la quantità raccolta di rifiuti urbani è di 496,7 kg per abitante (+2,2% rispetto al 2015); i livelli più alti di produzione di rifiuti urbani si rilevano in Emilia-Romagna (653,0 kg per abitante).
Nel 2017 si stima che l’85% delle famiglie effettui con regolarità la raccolta differenziata. Le famiglie residenti nel Nord differenziano maggiormente i rifiuti rispetto alle altre zone del Paese. Sul servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti si definisce molto soddisfatto il 26,3% delle famiglie italiane.
Tra il 2017 e il 2018 l’indice di costo della gestione dei rifiuti aumenta. L’andamento dei costi mostra che il settore che ha fatto registrare maggiori aumenti è stato quello del recupero dei materiali (+1,1%) rispetto a quello dell’attività di raccolta dei rifiuti (+0,3%).
Tra il 2018 e il 2019 l’indice di costo della gestione dei rifiuti aumenta ulteriormente. L’andamento dei costi nel 2019 vede una crescita dell’1% per le attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e dello 0,4% per il recupero dei materiali.
Nel consultare i dati siamo rimasti stupiti dalla quantità di medicinali che, non potendo essere utilizzati dopo la data di scadenza, devono essere smaltiti con un processo molto complesso e costoso.
Dall’analisi dei dati riguardanti la raccolta differenziata nella nostra città, il Team non si spiega come sia possibile che ad un incremento della raccolta differenziata in città negli anni 2018 e 2019, rispetto agli anni precedenti,  sia corrisposto un aumento più che proporzionale dell’immondizia nelle nostre strade e accanto ai nostri portoni. A questa domanda, più che legittima e che si pongono tutti i reggini, vogliamo provare a dare una risposta attraverso l’attività successiva di indagine sul campo.
Per il momento possiamo dirvi che tutte le informazioni raccolte durante le nostre ricerche ed analisi dati ci hanno lasciato perplessi e tristi perché non pesavamo che la nostra città fosse così piena di rifiuti che deturpano luoghi davvero belli e preziosi, trasformando il nostro bellissimo territorio, in una discarica  “a misura d’uomo”.

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