Reggio Calabria: L’ Istituto Tecnico Economico “Raffaele Piria” in piazza, contro il dimensionamento

Stamane, 17 Gennaio 2018, tutti gli studenti dell’ITE Piria di Reggio Calabria sono scesi in piazza per protestare e far sentire la propria voce contro la decisione della Città Metropolitana di Reggio Calabria di accorpare l’ Istituto Commerciale “Ferraris – Da Empoli” con l’ITE “ R. Piria”. La vicenda, ormai nota da alcuni giorni, ha scosso gli animi di studenti, professori e personale ATA che, con lo scopo di difendere l’identità del proprio Istituto e garantire la realizzazione dell’offerta formativa triennale, hanno deciso di unire le proprie forze per dire “NO al dimensionamento ”.

La decisione della Città Metropolitana sarebbe legata principalmente alla riduzione di costi e al miglioramento di logistica e organizzazione dei plessi scolastici coinvolti. A destare dubbi e preoccupazioni sono le tardive e ingiustificate risposte della Città Metropolitana! E se la scelta fosse legata a uno scopo prettamente politico e non tecnico? Oltre mille studenti in piazza a protestare. E’ chiaro che la situazione nella quale l’ ITE Piria si trova non è semplice e le sole proteste potranno, dunque, non essere sufficienti per evitare il peggio.

Per tale motivo, tutte le componenti dell’Istituto si sono attivate per raccogliere le firme necessarie a presentare una petizione, pro Piria e contro il piano di dimensionamento, al Consiglio Regionale organo deputato all’approvazione definitiva del piano predisposto dalla Città Metropolitana. Una scuola come il Piria, istituita nel 1875 e con una storia unica sul territorio reggino, non può morire così. L’attività didattica dell’Istituto, seguita e perfezionata giorno dopo giorno, ha permesso alla nostra scuola di distinguersi e creare un’identità unica ed esclusiva.

Le proteste di studenti e docenti continueranno anche nei prossimi giorni a partire da domani pomeriggio con un sito in a Palazzo Campanella sede del Consiglio Regionale della Calabria.

Vi aspettiamo numerosi.

Scritto da:

Antonino Panuccio