Reggina, Gallo si presenta:”La Serie C è un insulto alla tifoseria”

Si è presentato alla stampa stamane il nuovo presidente della Reggina Luca Gallo, presso il Resort Altafiumara di Santa Trada.
Una conferenza stampa di due ore e mezza che ha toccato diversi argomenti, partendo dalla nascita della trattativa per poi arrivare ai futuri obiettivi anche in ambito extracalcistico.
Di seguito le dichiarazioni:
“I primi contatti sono avvenuti mercoledì 12 dicembre, tramite un amico dell’avvocato Iiriti che ci ha procurato un recapito per parlare con la vecchia dirigenza, con la quale c’è stato un contatto telefonico soltanto il 18 dicembre.
Il 21 dicembre alle ore 11:00 sono entrati nel mio ufficio, dal quale alle ore 17:00 sono partiti i bonifici per pagare gli stipendi ai giocatori, firmando il precontratto per l’acquisizione della società. Ero consapevole che qualora fosse saltato tutto avrei perso quei soldi, ma a me non interessava perchè i giocatori dovevano giocare quella partita. Non voglio essere falso, il mio obiettivo è quello di portare la squadra in B fin da subito vincendo i playoff. La Reggina in C è un insulto ai tifosi, non riesco a vederla in questa categoria. Non voglio una squadra umile, voglio una squadra temuta e odiata da tutte le tifoserie ma amata visceralmente dalla propria.
Prima di acquistare la Reggina avevo intenzione di prendere un’altra squadra, ma alla fine ha prevalso il cuore. Tuttora il presidente di quella squadra mi sta cercando perchè avevamo quasi trovato un accordo. Sarebbe bello se le bandiere della squadra nascessero dal settore giovanile, il nostro vivaio per noi sarà fondamentale.
Per quanto riguarda il Sant’Agata ringrazio il signor Girella che è stato molto disponibile e col quale abbiamo trovato un accordo per fare allenare la prima squadra, adesso siamo temporaneamente in affitto ma a giugno lo riprenderemo perchè il Sant’Agata è la casa della Reggina, non nascondo che qualora non fossi riuscito a trovare un accordo per il centro sportivo era mia intenzione portare la squadra a Roma ad allenarsi e l’avrei fatta scendere il sabato per giocare. Ci riappropriemo anche del marchio perchè capisco quanto sia importante per i tifosi ed ho intenzione di parlare con l’Amministrazione Comunale per il Granillo”.

Scritto da: Marco Pizzimenti